Cooperare, può essere la risposta delle famiglie e la scuola ai nuovi bisogni educativi degli studenti?

La collaborazione tra famiglia e scuola gioca un ruolo cruciale nell’educazione degli studenti. La fiducia dei genitori nella professionalità dei docenti e il giudizio degli studenti sulla scuola possono influenzare significativamente l’esperienza educativa. Esplorando il coinvolgimento genitoriale e la comunicazione con i docenti, emerge la tesi che una stretta cooperazione tra queste agenzie formative è […]

Serve davvero agli studenti usare il cellulare in classe?

Il dibattito sull’utilizzo dei telefoni cellulari nelle scuole è sempre più rilevante, poiché emerge un impatto significativo sul rendimento degli studenti. Recenti studi hanno dimostrato che una singola notifica da un dispositivo mobile può distrarre gli studenti, richiedendo fino a 20 minuti per recuperare completamente la concentrazione. Paesi come la Spagna hanno già adottato normative […]

Non trascurare le tue insufficienze a scuola

Evitare insufficienze scolastiche è fondamentale per uno sviluppo armonioso. Una buona performance accademica apre le porte a un futuro prospero, fornendo le basi per un apprendimento continuo. Le insufficienze possono limitare le opportunità, rendendo difficile il perseguimento di carriere desiderate. Inoltre, il successo scolastico va oltre i voti: promuove l’autostima e la fiducia, abilità essenziali […]

Ripensare la didattica, ma anche tutto il sistema scolastico? Il grande rischio del Political Correct nella didattica.

Il sistema educativo italiano sta affrontando critiche per essersi evoluto in un modello basato su numeri e statistiche, anziché concentrarsi sulla qualità dell’apprendimento. La legge sulla “Buona Scuola” è sotto accusa per promuovere questo cambiamento. Gli insegnanti sono sotto pressione per assegnare voti alti, creando un’illusione di competenza, anziché riflettere il vero apprendimento. Il sistema ha bisogno di una svolta verso l’umanità, mettendo in evidenza il ruolo degli educatori e considerando i voti bassi come uno strumento di apprendimento piuttosto che come una misura punitiva.